Anello della Tofana di Rozes



Tempo di percorrenza: ore 6,30 - Dislivello: 800 m - Grado di difficoltà: EEA

Da Cortina si segue ad ovest la S.S. n. 48 delle Dolomiti verso il Passo Falzarego fino al Km. 108,5; si parcheggia sulla destra in prossimità dell'ampio piazzale adiacente ad una casa Cantoniera.Dalla Casa Cantoniera si percorre il sent. n. 412 fino al grande tornante della strada di guerra per la forcella Col dei Bòs e la si segue verso monte, superando poco dopo una breve galleria.i seguono i tornanti della strada fino al suo termine e si prosegue per sentiero fino alla conca precedente il valico del Col dei Bòs; la strada è una delle meglio conservate della Grande Guerra quanto a struttura ed opere murarie a secco, realizzate dalle maestranze dell’esercito italiano.
Si imbocca ora a destra il sent. n. 404, che va a costeggiare la base della grande parete della Tofana di Ròzes in tutta la sua larghezza, per andare ad innestarsi, più in là nel Valón de Tofana, sulla strada che sale alla forcella Fontananegra.Traversando alla base della Tofana di Ròzes è possibile effettuare due interessanti e brevi varianti.
La prima consiste nel giro del Castelletto attraverso gallerie di guerra fra le più significative ed affascinanti di tutto il fronte dolomitico (gall. Goinger e gall. del Cannone); la galleria Goinger è lunga più di 500 metri, ha forma elicoidale e consente di salire al valico fra il Castelletto e la Tofana, dove l’11 luglio 1916 scoppiò una rovinosa mina che sventrò la montagna; dal valico si può scendere nel vallone retrostante e tornare alla forcella Col dei Bòs.
La Grotta della Tofana è invece una enorme cavità naturale, alta dai l0 ai 30 metri e lunga più di 300, che si apre poco sopra la base della parete in corrispondenza di una rientranza della parete sud.
Dal rifugio Giussani alla forcella Fontananegra inizia la discesa nell’opposto vallone del Masarié, letteralmente disseminato di blocchi erratici di grandi dimensioni, lasciati dall'ultima glaciazione; verso l’estremità, il sentiero si abbassa a serpentine e giunge sulla soglia del vallone, dove la Scala del Minighèl permette di superare il salto sottostante.
È possibile evitare la Scala del Minighèl superando la soglia verso destra su una cengia obliqua e compiendo un giro più ampio su sentiero facile. Si risale ora il tratto terminale della Val Travenanzes, anch'esso cosparso di blocchi erratici, spesso ingegnosamente forati e sfruttati come postazioni di guerra; costeggiando la parete ovest della Tofana di Ròzes e risalendo vallette nivali di grande pregio naturalistico, si giunge al valico della forcella Col dei Bòs, dove si riprende il percorso dell'andata.